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mercoledì 20 novembre 2013

Bibite gassate alterano le proteine del cervello: lo dice una ricerca australiana

bibite gassate


Sono gustose e riempiono il palato e lo stomaco, ma le bibite gassate potrebbero avere qualche effetto collaterale, in particolare nei riguardi del nostro cervello. Secondo una ricerca di origine australiana condotta dall’Università di Sydney, e presentata al meeting annuale delle British Society of Neuroscience, queste bibite alterano le proteine del cervello, provocando non solo iperattività, ma anche effetti nocivi paragonabili a quelli del cancro o del morbo di Alzheimer, se assunte in quantità esagerate.
Gli scienziati hanno condotto l’esperimento su delle cavie, divise in due gruppi: al primo è stata somministrata semplice acqua senza alcuna aggiunta, mentre all’altro lo stesso contenuto di zucchero presente nelle bibite gassate: il risultato in questo secondo caso è stato appunto che i topolini diventavano iperattivi. I ricercatori hanno successivamente analizzato parte del tessuto cerebrale delle cavie, riscontrando un’alterazione di almeno 300 proteine presenti nel cervello. Jane Franklin, uno degli autori di questa ricerca, sostiene che i risultati siano applicabili in maniera del tutto analoga anche agli esseri umani: ‘Questi risultati pur riguardando i topi sono applicabili anche all’uomo ed evidenziano che un consumo eccessivo di bevande gassate e zuccherate può danneggiare la salute psico-fisica‘.
Non è certo il primo allarme nei confronti delle bibite gassate lanciato dalla scienza, e Frankiln aggiunge a tal proposito: ‘C’è stato un preoccupante incremento nel consumo di queste bevande, per alcuni adulti rappresentano addirittura una parte importante dell’introito calorico giornaliero, ma la nostra ricerca suggerisce che possono danneggiare il cervello quindi se si ha sete meglio bere acqua, concedendosi uno strappo alla regola solo di tanto in tanto‘. Il consumo sistematico di queste bibite consente ad anidride carbonica e zucchero di agire sulle proteine del cervello, provocando effetti devastanti, tanto che il team di studiosi australiani parlano di cancro e sindrome di Alzheimer. Il consiglio quindi è di consumare il meno possibile queste bevande, che soprattutto in alcune parti del mondo, ad esempio negli Stati Uniti, sono presenti sistematicamente nel menù giornaliero di tante famiglie.

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